EVENTI
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29 Novembre, 4 Dicembre - 2024
esposizione personale
November 29, December 4 - 2024
personal exhibition
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Aprile 2024
mostra collettiva, "SCUDERIE ALETTI"
Mustonate, Varese - Italia
April 2024
collective exhibition, "SCUDERIE ALETTI"
Mustonate, Varese - Italy
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Giugno 2018
due opere ispirate dalla
Galleria di Carla Sozzani
Posted on: Monday, June 11th, 2018
June 2018
two work inspired by
Carla Sozzani Gallery
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Aprile 2018
esposizione personale
"10•Corso•Como"
Milano
Posted on: Saturday, April 14th, 2018
April 2018
personal exhibition
"10•Corso•Como"
Milan
qualche informazione su Giovanna
some info about Giovanna
italiano
english
Ho “scoperto” Giovanna Grimoldi per un percorso insolito. Ero stato amico di Alfa Castaldi, il geniale fotografo che era stato allievo di Roberto Longhi, e di sua moglie Anna Piaggi, la vera rivoluzionaria italiana della moda.
Anna considerava la propria faccia e il proprio corpo come un solo foglio bianco, su cui si poteva scrivere e disegnare quel che si voleva. Ogni volta che si presentava era come assistere alla preview d’ un museo della moda in corso di allestimento. Ti sapeva raccontare la genesi di ogni indumento che indossava, dalle scarpe al cappello. Ricostruiva a frammenti la storia della moda e la trasformava in una creazione nuova, il vintage, il nuovo gusto aperto alla reinvenzione e alla rottura delle convenzioni. Spariva la catalogazione sociale della giornata e mattino, pomeriggio, sera si confondevano in un tempo che scorreva venendo incontro ai desideri.
Mi trovai poi a insegnare storia dell’ arte alla Accademia di Architettura di Mendrisio, dal primo anno della fondazione. Fu appunto in quel tempo aurorale, nel quale tutti i progetti sono possibili, che Oliviero Toscani, che Mario Botta aveva chiamato a insegnare fotografia, se ne uscì con un’ affermazione irriverente.
Disse che lo studio dell’ architettura apriva la mente a tutto, non soltanto a disegnare mobili e case.
Nel mio insegnamento ricordai la lezione di Oliviero Toscani, pensando che dovevo indirizzare la curiosità degli allievi anziché reprimerla. Feci lezione su Arcimboldo, benché questi non fosse architetto, e quindi sulle contaminazioni della moda. E fu allora un’inaspettata fortuna di trovare in internet, insieme ai files della cara Anna Piaggi, le sorprendenti immagini delle combinazioni delle sorelle Grimoldi, che appunto Anna Piaggi aveva conosciuto e incoraggiato.
Le rintracciai e le invitai a presentare i loro lavori all’ Accademia.
Fu un successo memorabile.
Giovanna era andata molto al di là della moda sartoriale. Nelle sue invenzioni poteva comparire una tazzina di caffè, rotta, trasformata in spilla da cravatta. Un abito poteva essere come un giornale, e ricordare un evento sportivo. Ogni creazione di Giovanna era comunicazione. Finché, ultimamente, ha voluto esplorare le possibilità offerte da un solo materiale, in particolare la carta. Crea ora ironici simulacri di lingérie nel suo atelier di Varese, dove forse anche il venerando nome, atelier, rinvia con ironia a tempi passati, alla lontana età dominata da quei principi della haute couture che Elsa Schiapparelli, la musa di Anna Piaggi, aveva scardinato.
Carlo Bertelli
I "discovered" Giovanna Grimoldi in a peculiar way. I was friend of Alfa Castaldi, the bright photographer pupil of Robert Longhi, and of his wife Anna Piaggi, the true Italian fashion trend setter.
Anna consiered her face and her body as a white paper, where you could write or paint whatever. Everytime she showed up it was as if you would have attended to a preview of a museum exhibition under construction.
She could explain the birth of any garment she was wearing, from shoes to hats. She could recreate the fashion history and transform it in a new story, vintage, the new taste open to innovation and breaker of orthodoxies. No institutial definition of day or morning, afternoon or evening was present, everything was melting in a time that embraced inspirations.
At a later stage I found myself teaching Art History at the Academy of Architecture in Mendrisio, since the very first year of its foundation. It was just at that time, where anything becomes possible, that Oliviero Toscani and Mario Botta came to teach photography and stated that architecture could open the mind to anything not only to draw furniture and buildings.
In my lessons I mentioned Oliviero Toscani's leasson to be able to boost the curiosity of my students. I did a leasson on Arcimboldo, even if he was not an architect and therefore concentrarted on the connections with fashion. That was the time of the unexpected chance I had browsing internet, where together with the data of Anna Piaggi, I found the amazing images of the creations of the two sisters Grimoldi, that Anna met and supported at that time.
I got in touch with them and invited both to present their works at the Academy.
It was a memorable success.
Giovanna went far bejond the concept of traditional fashion. In her invention a cup of coffee could appear, broken, or tranformed into a tie. A dress could be a newspaper and remind of a sport event. Any single creation of Giovanna was simply communication. Untill recently, when she wanted to explore the opportunity offered by one material at the time, specifically paper. She now creates ironic semblances of lingérie in her atelier in Varese, where also the name "atelier" evokes ironically past time, to the age characterized by the priciples of haute couture that Elsa Schiapparelli, Anna Piaggi's muse, broke up.
Carlo Bertelli
ESPERIENZE • BIBLIOGRAFIA
experiences • bibliography
29 Novembre, 4 Dicembre - 2024
esposizione personale
November 29, December 4 - 2024
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Aprile 2024
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Mustonate, Varese - Italia
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Aprile 2018
esposizione personale
"10•Corso•Como", Milano
April 2018
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